Carlo Ciussi – grandi artisti e mostre a Milano
Carlo Ciussi – grandi artisti e mostre. Milano meriterebbe una mostra antologica ben organizzata di Carlo Ciussi (Udine, 1930-2012). Mi piacerebbe molto proporla a Spazio Tadini in collaborazione con le gallerie (oltre che con gli eredi dell’artista, ovviamente) che si sono occupate di Ciussi negli ultimi anni. Nel 2013 A ARTE INVERNIZZI – dal 13 marzo al 2 maggio, a un anno dalla scomparsa dell’artista e dall’ultima personale in galleria – gli ha dedicato un’esposizione: “Carlo Ciussi – Gli alfabeti dell’inconoscibile”.

Carlo Ciussi – catalogo della mostra alla galleria d’arte di Milano A Arte Invernizzi nel 2013
In catalogo, Massimo Donà scriveva “(…) si tratta di un alfabeto originario; da impostare, regolare e costruire per un mondo a venire, di cui nulla può essere ancora noto. Si tratta di intonare un canto davvero nuovo, che nessuno può aver ancora accordato e neppure eseguito. Si tratta di allestire un sistema di segni non ancora organizzati; di volteggiare senza rete… di tentare, insomma, l’impossibile. E imparare una lingua sconosciuta… “.
Nel 2005 Lorenzelli Arte e A arte Studio Invernizzi, in collaborazione con la Provincia di Milano hanno realizzato una triplice mostra di Carlo Ciussi: oltre alle opere presentate nelle gallerie a Palazzo Isimbardi è stata collocata una scultura in ferro di grandi dimensioni.
A Villa Pisani Bonetti, a Bagnolo di Lonigo , dal 19 settembre al 14 novembre 2015 – a cura di Francesca Pola e organizzata dall’Associazione Culturale Villa Pisani Contemporary Art in collaborazione con A arte Studio Invernizzi un’altra bella mostra ha reso possibile assemblare opere dipinte e scultoree (installate nel parco all’esterno della villa palladiana) di Carlo Ciussi.
Poco più che trentenne, Ciussi vince il Premio Marche del 1963. Su invito di Afro (che era membro della Sottocommissione per le Arti Figurative della Biennale), partecipa alla XXXII Biennale di Venezia del 1964 insieme a Mario Nigro (a sua volta invitato da Lucio Fontana). Nel 1972 riceve un premio partecipando al Morgan’s Paint di Ravenna.
Qui proponiamo uno stralcio del testo di Giuseppe Marchiori dal catalogo del Morgan’s Paint:

Carlo Ciussi
Negli ultimi tre o quattro anni, Carlo Ciussi ha sempre più approfondito in rigorose sequenze i caratteri di una ricerca che mira all’assoluto, attraverso la scoperta di rapporti esatti tra gli elementi costruttivi delle composizioni geometriche. Esse si fondano sulle combinazioni di un modulo che ha per base il cerchio e il quadrato, e su tali combinazioni si esercita la lucida visione del pittore, animando gli schemi puristi con la magia di essenziali modulazioni coloristiche. E colore diventa così anche il bianco e nero in alcune severe immagini, che possono spiegare più chiaramente la fase attuale dell’arte di Carlo Ciussi, nelle più segrete strutture, raggiunte in virtù di un lungo processo di elaborazione razionale.
Carlo Ciussi si è riscoperto in questa nuova misura, in questo nuovo ordine costruttivo, senza cancellare le proprie origini, riportando certi motivi, risolti nella prima giovinezza in un piano d’impetuoso “furore” romantico, a un meditato disegno, nell’ambito di una cultura assunta come orientamento ideale e che si configura nello spirito della “Bauhaus”…
Dominando e riducendo le colate materiche del periodo informale. Ciussi si apriva la via alla negazione del gesto, alla conquista di uno spazio diverso, in cui poteva esercitare una specie di automatismo controllato, tracciando i segni di un tessuto grafico ricco di suggestioni vitali. Tuttavia in quello spazio grigio apparivano già i quadrati con le croci suprematiste, certi riferimenti geometrici, che si imponevano sulle ermetiche scritture. Poi, dalle sistematiche combinazioni di accordi di rettangoli, angoli, quadrati o losanghe, alternate con le caselle delle tavole magiche, Ciussi è arrivato alla scelta fondamentale del cerchio. Ed è stata, questa, la rivoluzione decisiva, la svolta attuata con l’impeto dell’antica passione e che nel corso degli anni gli ha fatto riconoscere la verità di quanto Osvaldo Licini aveva detto sulla “geometria poetica” fin dal 1935, nella lettera agli amici del “Milione”…
Giuseppe Marchiori
sull’artista Carlo Ciussi
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